Ri-congiunti

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La Fase 2 è iniziata quasi due settimane fa e finalmente, dopo lunghe settimane di lontananza, siamo tornati a fare visita ai nostri cari, a quelli che il Dpcm definisce Congiunti.


Mai come in questo ultimo periodo ci siamo resi conto di quanto una parola possa fare la differenza, di quanto possa creare confusione generando incertezza.

Congiunti è una di queste: chi sono? Quali persone potrò rivedere? Solamente i parenti? O anche amici? Ed il fidanzato? Chi rientra nella definizione di congiunto?

Congiunti come affetti stabili...ma cosa intendono per affetto stabile?

Dubbi che sono nati spontanei, soprattutto in un momento in cui ogni spostamento deve essere giustificato. Dobbiamo dichiarare il motivo di uno spostamento e il rischio di incorrere in una sanzione perché si è fraintesa una parola non è da sottovalutare.

Si cerca la chiarezza, la precisione, poiché a volte il confine tra consentito e non consentito è molto labile e superarlo anche in buona fede, quando si hanno le migliori intenzioni, è fin troppo facile.

Ci è voluto un pò, ma pian piano questo termine possiamo dire sia stato chiarito e così, ci siamo potuti riavvicinare.

Un ricongiungimento con dei limiti certamente, ma finalmente tutti noi abbiamo potuto rivedere le persone care, i nostri affetti.

Sono stati momenti pieni di emozioni, in molti li hanno condivisi sui social trasmettendo e condividendo felicità e gioia.

Nonni, nipoti, genitori, figli, fidanzati, cugini, … dopo tanto sono tornati di nuovo insieme. Molti hanno trascorso la quarantena soli in casa e aspettavano questo momento da tempo.

Certamente per loro le settimane che stiamo lasciando alle spalle sono state dure: soli e con l’impossibilità di uscire e di vedere altre persone e i loro affetti. Tanti bloccati anche a chilometri di distanza dalla propria casa, senza la possibilità di farvi ritorno.

É stato difficile per chi vive con altri, siano essi familiari, genitori ad esempio, o coinquilini, è facilmente comprensibile come possa esserlo stato per loro.

Ed eccoci, nel vivo della Fase due, di nuovo insieme sì, ma in parte: l’impossibilità di uscire dalla propria regione continua a tenerci in parte distanti.

Speriamo che presto anche questa prescrizione cada e che tutti noi possiamo riavvicinarci tornando a condividere momenti, esperienze ed emozioni.

Sono stati mesi di compleanni in casa, di nuovi traguardi raggiunti (come ad esempio la laurea), di nascite, di momenti condivisi grazie alle videochiamate.

La tecnologia ci ha in qualche modo aiutato, ma ora possiamo in parte iniziare a rivivere insieme tutto ciò che ci rende felici e che ci emoziona, stando sempre attenti e usando le giuste precauzioni.

Le emozioni sono state e continuano ad essere protagoniste di questo periodo.

Ne abbiamo vissute molte, sia “negative” che “positive”, ed ora che possiamo ritrovarci ne viviamo di ancora più intense.

Gioia, lacrime di gioia, felicità, sorrisi, farfalle nello stomaco, agitazione, forse anche un pochina di ansia, sorpresa, … è difficile elencarle tutte, ma sicuramente ognuno di noi ne avrà provate e ne proverà diverse.

Ci stiamo pian piano riavvicinando, ritrovando.

Presto torneremo ad abbracciarci tutti e se ci soffermeremo sulle emozioni di quel momento, scopriremo quanto benessere possa regalarci un gesto così semplice quale quello di un abbraccio.

Ogni momento va vissuto pienamente, emozionandoci e vivendo quell’emozione.

Le cose più belle del mondo non possono essere viste e nemmeno toccate. Bisogna sentirle con il cuore.” - Helen Keller. 

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale