Tinder ed il Traveller alert

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Tinder, la famosa app di incontri disponibile per dispositivi Android ed iOS, è pronta a lanciare una nuova funzione che, a detta dei Ceo, tutelerà tutti gli utenti del mondo LGBT perchè “tutti devono essere in grado di amare liberamente”. Vediamo meglio di cosa si tratta.


Tinder, una app leggera, gratuita, alla quale accedere facilmente anche con il proprio account Facebook e che con pochi tap mette gli utenti in comunicazione tra loro, basandosi sul luogo in cui ci si trova. Cosa vuol dire? Che Tinder, accedendo alla vostra localizzazione, vi presenterà una selezione di profili che in quel momento si trovano in un breve raggio di km intorno a voi.

In questo modo, passare da una chat ad un incontro vero e proprio sarà più semplice, in quanto la barriera della distanza è già abbattuta.
Una volta creato il proprio account, compilato il profilo e caricate le proprie foto, si è pronti ad utilizzare l’applicazione la quale, in relazione al genere e all’orientamento sessuale, mostrerà i contatti disponibili nelle vicinanze.

Uno strumento semplice che promette di facilitare chat ed incontri, ma che a breve lancerà un tool del tutto nuovo chiamato “Traveller Alert”. Di cosa si tratta?
Traveller Alert è una funzione che segnalerà agli utenti l’ingresso in uno Stato in cui potrebbero essere presenti discriminazioni legate al sesso e più nello specifico all’orientamento sessuale, che potrebbero metterli in pericolo.

Il funzionamento è molto semplice: grazie alla possibilità di accedere alla posizione dell’utente, l’applicazione renderà invisibile il profilo e invierà un banner di notifica nel momento in cui si attiva la app. In questo modo quindi, l’utente viene subito messo in una posizione di sicurezza (vengono infatti resi invisibili dati quali il genere e l’orientamento sessuale per tutta la durata della permanenza in quel dato Stato), ma poi sarà lui a decidere se rimanere nascosto o se, invece, rendere totalmente pubblico il proprio profilo.

Il Ceo di Tinder, Elie Seidman, afferma che l’introduzione del Traveller Alert sia finalizzata esclusivamente alla tutela di “tutte le comunità indipendentemente dal loro orientamento sessuale”, poiché “crediamo che tutti debbano essere in grado di amare liberamente e ci sforziamo di portare questo pensiero in tutto ciò che facciamo”. Per individuare tutti i Paesi che proibiscono relazioni omosessuali, i proprietari dell’applicazione Tinder si sono rivolti all’International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association: insieme hanno stilato una lista di ben 69 Stati, tra cui 9 nei quali vige la pena di morte per che ha una relazione con una persona del proprio sesso. Una funzione che potrebbe rivelarsi utile, ma che evidenzia come ad oggi ci siano ancora forti pregiudizi, chiusura, rifiuto della libertà individuale (basti pensare alla pena di morte che vige in diversi Paesi). Un qualcosa che sembra nascere da buone intenzioni, ma che ci palesa una realtà triste, dura e che dovremmo affrontare in maniera consapevole al fine di cambiarla e ribaltarla. E voi cosa ne pensate? Che idea avete di questo Traveller Alert?

Un saluto e al prossimo articolo. 

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale