Spanking: quando la sculacciata rende il gioco più piccante

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Lo spanking, noto anche come spankophilia, è un gioco erotico che consiste nello sculacciare il partner a mani nude o con altri strumenti erotici, al fine di raggiungere l’eccitazione di entrambi i partner sessuali o di uno solo dei due.

Solitamente quando si parla di spanking, la mente lo va ad inquadrare all’interno delle pratiche BDSM (Bondage, Domination, Sadism, Masochism), ma questa si può ritrovare anche in una relazione sessuale “tradizionale”, non sado-masochista.

Vediamola da vicino.

Le origini di questa pratica erotica, non sono molto conosciute e risalgono a diversi secoli fa. All’interno delle tombe etrusche risalenti al VI secolo a.c., è possibile vedere degli affreschi che rappresentano pratiche erotiche di fustigazione.

Nei romanzi del marchese de Sade, lo spanking viene descritto frequentemente, così come è possibile trovarne tracce nella pornografia dell’epoca vittoriana. Incisioni, fotografie e rappresentazioni letterarie in merito caratterizzano inoltre tutto l’800.
Un qualcosa che da secoli scatena l’eccitazione di chi lo pratica, ma anche di chi lo riceve, e che può essere agito in diversi modi e con accessori anche molto diversi tra loro.

Lo spanking trova ampio spazio all’interno dei giochi di ruolo, nei quali entrambi i partner condividono le regole e sono eccitati ed intrigati da una sessualità diversa dal solito.

Spesso la donna è eccitata dalla fantasia di essere punita” dal proprio partner, di sentirsi sottomessa a lui. L’uomo, dal canto suo, è fortemente intrigato dal poter sculacciare la propria donna, di poterin qualche modo dominare dirigere il gioco.

Per rendere più eccitante il tutto, può essere utile recitare dei ruoli, chiedere perdono al proprio partner, fingere una discussione o iniziare il tutto con uno spogliarello. 
Recitare, fingere, può creare un’atmosfera particolarefinemente erotica, la quale farà da sottofondo ad un’intimità forte e piena.

All’interno del mondo BDSM lo spanking è una pratica decisamente punitiva, si spoglia della veste giocosa dei giochi di ruolo, per diventare un qualcosa di più significativo: è una vera e propria punizione corporale e i numerosi accessori in commercio lo dimostrano pienamente.

Un indumento che non può mancare in questi casi, è la Spanking skirt, una minigonna in similpelle molto aderente, che lascia scoperti i glutei, così da poter essere sculacciati. Esiste anche una versione maschile, si tratta di pantaloni rigorosamente in pelle che lasciano il sedere nudo.

Quando si fa lo Spanking viene utilizzata un’apposita panca, la Spanking Horse, sulla quale si posiziona la persona che riceverà la punizione. Ne esistono diversi tipi e alcune danno la possibilità di legare con delle corde la persona alla panca stessa.

Gli accessori utilizzati per dare le sculacciate sono molteplici: guantifruste (ce ne sono di diverse, anche a nove code), paddle e tutti disponibili in diversi materiali. Basta fare un giro su un sito online o in un sexy shop per vedere la varietà di tali oggetti.

Le posizioni

Oltre alla panca da Spanking, ci sono altre posizioni in cui questa pratica viene eseguita.
La prediletta è la OTK (Over the knee): un partner è seduto, mentre chi riceverà la punizione si stenderà sulle sue ginocchia. E’ una posizione che richiama le sculacciate prese da bambini, quando si disobbediva a nonni o genitori. Ma cosa rende questa posizione così irresistibile? Sicuramente il contatto fisico ed il sentirsi vulnerabili esottomessi al proprio partner. Il gentil sesso ammette che essere sculacciate stando sulle ginocchia del proprio uomo, aumenta l’eccitazione ed il piacere in quanto ad ogni sculacciata, segue la stimolazione del clitoride.

Un’altra posizione è quella chiamata Martin Van Maele, dal nome di un illustratore erotico belga. Questa volta lo spanker è in piedi, mentre lo spankee è in ginocchio con la testa stretta tra le gambe dello spanker.

Sdraiati su un letto o un divano, con un cuscino sotto la pancia per mostrare al meglio il lato b allo spanker: anche questa è una piacevole posizione per entrambi. In questo caso spesso lo spankee viene legato con corde o manette al letto, in modo da restare inerte e con le gambe divaricate.

Vita tra le gambe: di nuovo lo spanker è in piedi, tenendo però il busto dello spankee tra le gambe. Altre posizioni in cui è possibile dare sculacciate sono quella con lo spankee a quattro zampe (con lo spanker di lato), o sdraiato (con seduto sopra lo spanker). L’importante è che i due siano rivolti verso direzioni opposte.

Nello Spanking è sempre bene tenere a mente dei dettagli, in modo tale che entrambi i partner possano vivere piacevolmente questa esperienza.

Per prima cosa entrambi devono essere eccitati dal farlo: regole chiare, condivise, dubbi e timori devono essere espressi e condivisi, disponibilità a smettere quando uno dei due non vuole proseguire.

Dove schiaffeggiare?

Non tutti i punti sono adatti a ricevere i colpi: bisogna sempre concentrarsi sul gluteo, sulla parte più morbida e carnosa, al fine di evitare dolori e lesioni.
Mettere a proprio agio il partner: prima di cominciare è importante far rilassare al punto giusto lo spankee, massaggiandolo e magari facendo scivolare le mani un po’ più in là. È importante che sia a proprio agio ed eccitato per il gioco che lo attende.

Piccolo appunto: ricordate sempre che una mano rilassata da colpi più forti di una mano tesa, poiché diminuisce la resistenza dell’aria.

Ed infine un suggerimento: approfittate dei momenti di attesa tra uno schiaffo e l’altro. L’eccitazione in quegli attimi sale tantissimo ed è proprio allora che potrete stupire il partner in qualsiasi modo vogliate.

Al prossimo articolo!

Ilaria Lelli

Psicosessuologa e Consulente sessuale