Ci sono coppie che sono costrette alla lontananza, che possono vedersi solo attraverso una App e che solo per quanto permesso dalla tecnologia, riescono a condividere emozioni, sensazioni e amore.
Dall’altra parte della medaglia, invece, ci sono tutte quelle coppie che, improvvisamente, si trovano a vivere una convivenza h24: da diverse settimane, infatti, condividono ogni momento della giornata, dalla mattina alla sera, come non succedeva da tempo o forse come non era mai stato prima.
Le prime, probabilmente, invidiano le seconde: vorrebbero poter abbracciarsi, condividere il proprio vissuto emotivo con il partner, vedere un film insieme, preparare un dolce, scherzare, ridere, … . Vorrebbero semplicemente vivere quella quotidianità di coppia che invece si vedono negata. Distanti anche se nella stessa città, nello stesso paese o nello stesso quartiere.
Le seconde invece, potrebbero essere felici, vivere pienamente questo periodo, ma alcune potrebbero viverlo con sofferenza e difficoltà. La convivenza che stiamo vivendo porta le coppie a condividere ogni momento della giornata, ma soprattutto a condividere gli spazi, gli ambienti ed i tempi della casa. Le abitudini sono state spesso stravolte, non si hanno più dei momenti solo per sé, nei quali dedicarsi del tempo e delle coccole. Il lavoro quando possibile si svolge a casa, in smart working.
Le abitudini alimentari cambiano: niente colazione al bar, niente pausa pranzo con i colleghi, con la conseguente necessità di cucinare in maniera regolare e preferibilmente sana. Le palestre sono chiuse ed i corsi praticati sono sospesi: attività fisica che non si può svolgere con la giusta frequenza, andando a sottrarre un momento importante per molti (attraverso lo sport, infatti, si possono scaricare tensioni, stress, ritrovando benessere). Non si può uscire con gli amici o con le amiche: niente partita di calcetto e niente jogging, aboliti aperitivi e shopping, niente cene o caffè in compagnia.
Nella quotidianità pre Covid-19, ogni coppia aveva trovato un proprio equilibrio, funzionale o meno, al benessere della stessa.
Stare insieme ad una persona per molto tempo (per molti anni), non è semplice: la vita cambia, ci pone davanti a situazioni sempre nuove e a volte difficili e dure da affrontare, noi stessi cambiamo. Mutano esigenze, bisogni, desideri. La convivenza mette “a nudo” i partner e con il passare del tempo può non essere sempre facile comunicare, confrontarsi, gestire in modo costruttivo i conflitti trovando soluzioni condivise, equilibri che rendano felici entrambi.
La comunicazione e la gestione del conflitto infatti, sono componenti importantissime all’interno di una relazione, ma, come abbiamo visto precedentemente in questi articoli sulla "Comunicazione" e sul "Conflitto di Coppia", non sempre è facile. Troppo spesso, infatti, le coppie non riescono a comunicare in maniera funzionale e costruttiva: fraintendimenti e litigi non vengono chiariti, si creano zone buie ed ostilità latenti che portano i partner ad allontanarsi. Si crea così una distanza emotiva che, a lungo andare, grava sulla relazione, danneggiandone la qualità e allontanando i partner giorno dopo giorno.
Non chiarirsi, non aprirsi emotivamente al partner, non condividere paure, timori, pensieri, non essere sinceri, non cercare il dialogo ed il confronto, porta ferite alla relazione: essa, infatti, viene scalfita, indebolita, lesa. Allo stesso modo anche i partner ne risultano feriti: dolore, tristezza, frustrazione, senso di solitudine ed abbandono, sono alcune delle emozioni che questi possono provare.
Quando una relazione vive tutto questo, i partner possono reagire in modi differenti: c’è chi investe totalmente nel lavoro, chi trascorre sempre più tempo dedicandosi ad hobby e passioni, c’è chi individua “scuse” e attività che gli consentano di trascorrere meno tempo possibile a casa, chi fa finta di vedere i problemi che sta attraversando la coppia e finge che vada tutto bene, chi si dedica totalmente ai figli e chi intraprende una relazione extra coniugale.
Queste sono delle possibilità, degli esempi. Ma nella vita di tutti i giorni, quella che tutti noi vivevano fino a qualche settimana fa e che speriamo di tornare a vivere presto, ci sono infinite realtà ed ognuno cerca un nuovo “equilibrio”, una scappatoia, un modo per sfuggire alle problematiche di coppia e ai litigi che non sembrano concludersi o avere esiti positivi.
Ed è proprio per queste coppie che la situazione attuale risulta essere più gravosa: relazioni ferite e non sane che vedono i partner costretti alla convivenza, alla condivisione di spazi e tempi. Non c’è la possibilità di ricorrere a quelle strategie compensatorie o di evitamento che fino a poco fa permettevano alla persona di sopravvivere alla quotidianità. Ora i partner si ritrovano insieme, uno davanti all’altra, ma non da soli. Con loro ci sono tutti i litigi lasciati in sospeso, le delusioni, le incomprensioni, la rabbia soffocata e la tristezza nascosta. Tutto ciò pesa, cerca di farsi largo e potrebbe per questo creare ulteriori tensioni e disagi.
I partner si trovano insieme ai propri “demoni”, ai propri scheletri nell’armadio, alla propria emotività.
Cosa potrebbe succedere? In alcuni casi, i conflitti potrebbero moltiplicarsi, come le emozioni negative e l’astio nei confronti del partner. La relazione potrebbe danneggiarsi sempre di più e, allo stesso tempo, la distanza emotiva tra i due potrebbe crescere ulteriormente. In altri, invece, la coppia potrebbe pian piano ritrovarsi, ricucire vecchie ferite e riscoprirsi felice.
Si tratta di tutte quelle coppie capaci di “arrendersi” e aprirsi all’altro: basta cose non dette, emozioni taciute, paure nascoste e pensieri accantonati. Iniziando a cercare di trasformare un dialogo fallimentare in un dialogo di successo, i partner possono appianare le incomprensioni e ridurre quella distanza emotiva che si era creata.
Tutto questo certamente non è facile, richiede impegno e voglia di mettersi in gioco. Il fine, però, potrebbe dare la giusta spinta e motivazione. È senz’altro un periodo difficile, che mette a dura prova ognuno di noi, ma possiamo sfruttare questo tempo in cui abbiamo smesso di correre per recuperare e riscoprire affetti e relazioni che, nel corso del tempo, si erano danneggiate.
Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale