Internet: un oceano ricchissimo dal quale possiamo pescare infinite informazioni, anche se a volte dovremmo esaminarle per bene prima di crederle vere.
In questo mare così grande, i social in primis ed i vari canali di informazione dopo, negli ultimi tempi si sono riempiti la bocca con la parola “routine”: influencer, blogger o chi per loro, quotidianamente ci consigliano i loro rituali, le loro abitudini, cercando di convincerci di quanto sia importante averle, seguirle e rispettarle.
Ecco quindi che nascono la routine mattiniera, serale, la corretta skincare routine serale e del risveglio, le sane abitudini per addormentarsi e riposare al meglio, … e molte, molte altre.
Ma veramente abbiamo bisogno di tutte queste abitudini ricorsive? Di ripetere ogni giorno le stesse azioni nello stesso ordine? E soprattutto, abbiamo bisogno che sia qualcuno esterno a noi, esterno alla nostra vita a consigliarci in tal senso?
In linea generale, avere sane abitudini non è sbagliato: avere una giusta alimentazione, non avere una vita troppo sedentaria, prendersi cura di sé, sono esempi di come le abitudini o la routine possa farci solo che del bene.
Ma è anche vero che siamo persone, le une diverse dalle altre, ed ognuna di noi ha bisogni, desideri, scopi, aspettative, modi di vivere il presente e di immaginare il futuro differenti. C’è chi si rifugia nella routine perché unico modo di affrontare e vivere la quotidianità in maniera sicura, ma c’è anche chi fugge da essa perché si sente in gabbia, come se fosse intrappolato.
Bisognerebbe individuare la propria via, il proprio modo di essere e vivere nel mondo. Ognuno crea la propria “routine”, il proprio modo di iniziare la giornata, di coccolarsi prima di andare a letto o i propri “rituali” quando si è troppo stanchi dopo una dura giornata di lavoro e ci si vuole rilassare un pò.
Avere abitudini non è sbagliato, anzi, l’uomo per sua natura è un essere abitudinario: tende a vivere dove e come si sente più al sicuro, muovendosi in una propria zona di comfort dalla quale difficilmente esce.
Possiamo prendere spunto da quanto gli altri ci consigliano, dalle stories che vediamo ogni giorno, dagli articoli o dai post che il web ci propone. Ma la cosa più importante è riflettere su di essi, su di sé e trovare ciò che ci fa stare bene.
Se vi state chiedendo perché in una rubrica dedicata alla Sessualità vi stia parlando di un concetto così ampio, la risposta è molto semplice: la routine riguarda anche la vita di coppia.
All’inizio di una relazione tutto è nuovo: passeggiare, vedere un film al cinema, fare cene romantiche, essere presi e travolti dalla passione.
Man mano che il legame cresce e si rafforza, la coppia più o meno consapevolmente, fa proprie molteplici abitudini le quali caratterizzano il rapporto tendendo a divenire sempre più radicate.
Anche in questo caso non si può dire a priori che ciò sia sbagliato: all’interno di una coppia ci sono equilibri e dinamiche specifiche, ma anche collaborazione, cooperazione. Entrambi portano qualcosa all’interno della relazione, e tutto ciò si evidenzia maggiormente dal momento in cui inizia la convivenza: emergono nuovi bisogni, nuovi equilibri e anche nuove abitudini.
Tutto questo può entrare anche nella camera da letto, all’interno della quale la routine può rischiare di inficiare l’intimità.
La quotidianità di una città e di una vita frenetica, dove tutto sembra in continuo divenire e dove gli altri (che siano colleghi, team leader, dirigenti, burocrazia o dipendenti pubblici, …) ci richiedono efficacia ed efficienza, prestazioni elevate in tempi brevi, o al contrario una vita che sentiamo come poco stimolante, monotona, piatta, possono portarci a dedicare meno “impegno” e meno “risorse” nella vita di coppia. La routine e le abitudini iniziano a prendere il sopravvento, si trascura il proprio partner (ma a volte anche sé stessi), la passione scema man mano e l’intimità si limita a condividere uno spazio in cui abitare.
Ecco quindi che a volte è necessario fermarsi un attimo e riflettere: osservarsi e osservare il proprio rapporto per potergli restituire la giusta importanza.
Anche se la vita, i doveri, ci rubano tempo ed energie, è importante trovare del tempo per sé e per il proprio partner. Bastano anche gesti piccoli e semplici: un regalo inaspettato, una cena romantica, una gita fuori porta, abbandonare per una sera la tecnologia che ci circonda e parlare ascoltandosi veramente.
Ma anche un bagno o un massaggio rilassante, coccolare il partner e riscoprire il piacere dei preliminari, ricorrere alla fantasia (che si rivela sempre una valida alleata) o a qualche nuovo sex toy per rendere l’intimità più stuzzicante, guardare un film hot insieme, condividere fantasie o indossare nuova lingerie.
Sono infiniti i modi in cui possiamo ritrovarci e far ritrovare la coppia, l’intimità, la passione. Sta solo a noi farlo.
Abitudini, routine sono parte delle nostre vite e non dobbiamo evitarle o demonizzarle: dobbiamo però imparare a gestirle, a riconoscere quando stanno diventando nocive per noi e per la persona che amiamo.
Abitudini sì, ma da maneggiare ed utilizzare con prudenza, soprattutto sotto le lenzuola.
Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale