Figging: sotto le coperte con lo zenzero

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Nell’articolo di oggi vi parlo del Figging, una pratica conosciuta e diffusa nel settore dell’ippica, ma che ha varcato la soglia di diverse case, infilandosi anche sotto le lenzuola di diverse coppie. Vediamo insieme di cosa si tratta.


Figging è un termine inglese che deriva dal verbo to feague e fa riferimento all’utilizzo della radice di zenzero.

Nel mondo dell’ippica, quando i proprietari di un cavallo vogliono ingannare e guadagnare di più su una vendita, utilizzano lo zenzero. Come fanno? Semplicissimo: puliscono e sbucciano una radice e la pongono nell’ano del cavallo. In questo modo, la forte irritazione porta il cavallo a dimenarsi, ad alzare la coda, ma soprattutto ad avere un’erezione piena e forte.

Il compratore, così, viene ingannato sull’età del cavallo, il quale sembrerà essere ancora giovane e forte.

La pratica del figging però, si ritrova anche altrove ed in diversi periodi storici.

Nella Grecia antica e nell’Impero Romano vi si ricorreva come punizione corporale per le schiave; nel periodo Vittoriano invece, era considerato uno strumento pedagogico ed era utilizzato per punire corporalmente le donne carcerate: la persona veniva immobilizzata prima di ricevere la punizione, così da non poter rimuovere la radice da sola.

Ad oggi, il Figging non viene più utilizzato come pratica punitiva, ma si è diffusa largamente nell’ambiente.

Il Figging è così una pratica che viene agita sulla persona sottomessa che non provoca danni e che, quindi, non è pericolosa.

La radice di zenzero va pulita, sbucciata e preparata adeguatamente al fine di renderla somigliante ad un plug anale (in questo modo la base risulterà più larga della punta e la radice resterà ben ferma una volta inserita) e successivamente viene inserita nell’ano o nella vagina della sottomessa.

A quale scopo?

Questa pratica ha lo scopo di far eccitare e/o di punire chi la riceve.

La radice viene lasciata “agire” per circa 20 minuti, durante i quali viene eseguito anche lo spanking (pratica di cui vi ho parlato in questo articolo).

Il forte bruciore provoca piacere ed eccitazione. Molti, per rendere il tutto ancora più intenso, spremono la radice sul clitoride oppure, prima di utilizzarla, la immergono nell’acqua fredda, così da far in modo che la radice sprigioni ancora di più le sue sostanze.

Perchè praticare il Figging?

Chi lo ha provato afferma che con questa pratica l’orgasmo è decisamente più intenso: ogni sensazione è amplificata, c’è un forte avvampamento, le contrazioni muscolari tipiche dell’orgasmo sono più intense e numerose.

Il Figging, quindi, si può considerare una vera e propria pratica estrema e, in quanto tale, non bisogna strafare se si decide di provarla. E’ un qualcosa che può incuriosire, ma che può essere considerata non tollerabile da altri.

Nella sessualità bisogna essere sempre sinceri e confidarsi con il partner, soprattutto quando nell’intimità si sceglie di osare un pò di più.

E voi lo provereste il Figging? Cosa ne pensate? Non esitate a dire la vostra.

Al prossimo articolo!

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale