Il disturbo dell'orgasmo maschile: cause e trattamento

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Orgasmo, parola presente in tutte le lingue del mondo, ed ovunque associata a vissuti positivi e soprattutto piacevoli. Rappresenta la fase culminante del rapporto sessuale, un’emozione intensa caratterizzata da una prima fase di forte tensione, la quale sfocia in un profondo stato di rilassamento che va a spegnere, placare il desiderio sessuale.

Nell’uomo l’orgasmo, che corrisponde con l’eiaculazione, è seguito dal periodo refrattario, una sorta di “pausa” durante la quale si diventa “insensibili” a richiami e stimoli sessuali.

Nel Disturbo dell’Orgasmo maschile, però, l’apice del piacere non viene raggiunto: il desiderio c’è, la stimolazione anche, ma l’esperienza orgasmica non viene vissuta.

Approfondiamo insieme questa problematica, capendone cause, vissuti e il relativo trattamento.

La persona che soffre del Disturbo dell’orgasmo, vede intatta la risposta agli stimoli sessuali e mantiene la capacità erettiva, ma vede scomparire l’esperienza orgasmica: dopo un rapporto sessuale, infatti, l’orgasmo non viene raggiunto, anche se desiderio e stimolazione sono presenti e costanti.

I vissuti che accompagnano l’uomo in questi momenti, sono di forte frustrazione e di ansia. La persona, infatti, inizierà ad essere agitata tutte le volte che vivrà la sessualità con il/la propria partner, in quanto i pensieri riguardanti l’orgasmo inizieranno ad essere invasivi e disturbanti: si può parlare di una vera e propria ansia da prestazione.

E’ proprio questa forte ansia a rendere la situazione più problematica: il mancato raggiungimento dell’orgasmo potrebbe essere un’esperienza isolata (certamente spiacevole), ma se l’ansia è tanta e pervasiva, può consolidare il problema.

Quando si parla di Disturbo dell’orgasmo maschile, bisogna riflettere su momento di insorgenza e sul contesto nel quale lo stesso si presenta. In questo modo possiamo distinguere:

  • Disturbo permanente o primario: presente da sempre, l’uomo non ha mai raggiunto l’orgasmo da solo o con il partner;

  • Disturbo acquisito o secondario: l’uomo ha raggiunto l’orgasmo, ma da un dato momento questo è venuto a mancare;

  • Generalizzato: il disturbo si presenta in ogni situazione, con qualsiasi partner;

  • Situazionale: il disturbo si presenta solo in situazioni specifiche o con un partner specifico.

Ma quali sono le cause?

Raramente le cause sono fisiche ed è molto importante distinguere questa problematica da quella dell’Eiaculazione retrograda (in questo caso l’eiaculazione c’è, ma avviene verso la vescica).

Certamente ci sono delle condizioni mediche che possono influenzare l’esperienza orgasmica, ma in maniera indiretta. In questi casi il Disturbo dell’Orgasmo maschile è una condizione secondaria.

Malattie cardiovascolari (ipertensione), malattie ipofisarie, pazienti con lesioni al midollo spinale, neuropatie, assunzione di farmaci (antidepressivi, neurolettici tipici, ormoni, ipnotici, anfetamine), sono tutte condizioni che possono influenzare la sessualità dell’uomo, andando anche a negare l’esperienza orgasmica.

Cause psicologiche

Le cause psicologiche che possono ritrovarsi alla base della problematica, sono molteplici e tutte molto delicate.

  • Depressione.

  • Omofobia interiorizzata.

  • Educazione: l’aver ricevuto un’educazione troppo rigida o fortemente religiosa, può influenzare fortemente la sessualità della persona, la quale potrebbe vivere non serenamente il proprio corpo ed il sesso in generale.

  • Ansia: è un fattore molto importante da prendere in considerazione, anche se generalmente l’ansia da prestazione è un fattore secondario e non scatenante. La paura di non essere all’altezza, di non riuscire a raggiungere l’orgasmo, condizionano fortemente l’esperienza sessuale.

  • Fobia per lo sperma: convinzioni negativi sullo sperma (“fa schifo”, “non posso toccarlo”, “alle donne fa schifo”, “mi vergogno ad eiaculare”, …) possono condizionare la persona che andrà a rafforzare ulteriori pensieri negativi, quali “se eiaculerò verrò punito”, “se eiaculerò la donna mi abbandonerà”.

  • Desiderio di compiacere il/la partner: tutti i pensieri relativi alla mascolinità, al dover soddisfare la donna pienamente, alla durata del rapporto, possono portare a forte ansia e all’incapacità di vivere il rapporto con trasporto e quindi al vedersi negato l’orgasmo.

  • Decidere di avere un figlio: nel momento in cui la coppia decide di mettere su famiglia e di avere dei figli, l’uomo può vivere stati ansiosi, i quali potrebbero essere legati alla prestazione o alla responsabilità del divenire genitore.

  • Problemi nel rapporto di coppia: mancanza di fiducia, ostilità verso il/la partner, mancanza di complicità. Sono tutti fattori che ledono la sessualità.

  • Personalità: bassa o scarsa autostima, ipercontrollo.

  • Traumi sessuali: aver vissuto dei traumi nella sfera sessuale, può portare ad un’eiaculazione ritardata, ma nel momento in cui questi traumi sono definibili come gravi, le conseguenze sono maggiori. In questi casi ci si potrebbe trovare di fronte ad un Disturbo dell’orgasmo.

  • Scarsa eccitazione fisica e psicologica.

Trattamento: come intervenire

La terapia psicologica e sessuale comprende diversi aspetti, vediamoli insieme.

  • Psicoeducazione: è importante educare alla sessualità, portare la persona ad una piena consapevolezza di se e del proprio corpo. Allo stesso tempo bisogna indagare e riflettere sulle credenze, sui falsi miti e sulle paure riguardanti il sesso.

  • Migliorare la stimolazione.

  • Apprendere tecniche di rilassamento e di gestione dell’ansia.

  • Tecniche comportamentali: focalizzazione sensoriale, esplorazione guidata sono alcune di esse.

  • Ristrutturazione cognitiva: esplorare convinzioni e pensieri del paziente al fine di ristrutturare quelle disfunzionali.

Nel momento in cui sono chiari i fattori alla base del Disturbo dell’Orgasmo maschile, è importante intervenire in maniera tempestiva con trattamenti mirati ed efficaci, così da poter tornare a vivere la sessualità in maniera piena, serena e positiva.

Un saluto e al prossimo articolo!

Ilaria Lelli

Psicosessuologa e Consulente sessuale