Il sesso al tempo delle App: nasce LegalFling, l'app per il consenso sessuale

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Con l’avvento degli smartphone le App sono diventate uno strumento centrale per ognuno di noi: ne abbiamo di ogni genere dalla fotografia, all’alimentazione, dai social alle app di messaggistica, da quelle dedicate all’informazione a quelle di barzellette. In questo mare di applicazioni poi, possiamo trovare strumenti utili per rispettare la dieta alimentare, per controllare la propria salute fisica e anche il ciclo mestruale. Si ha veramente l’imbarazzo della scelta e, qualsiasi cosa noi stiamo cercando, quasi sicuramente, la potremmo riuscire trovare.


E, se quasi ogni giorno nasce una nuova app, a breve, ne arriverà una nuova che si intrufolerà nella vita più intima di ognuno di noi

LegalFling nasce in Olanda, è ancora in fase di sviluppo, ma si sta preparando per il lancio sulle varie piattaforme. Di cosa si tratta?

LegalFling è stata ideata con lo scopo di creare e far sottoscrivere a due parti (due o più persone) un contratto, registrato, protetto da privacy e del tutto regolare. Se vi state chiedendo cosa ci sia di particolare, vi chiarisco subito l’ambito di utilizzo della app: il consenso sessuale.

La nuova App olandese, infatti, permetterà agli utenti di dare il proprio consenso preliminare in vista di un rapporto sessuale.

Ma, oltre al consenso, sarà possibile stabilire anche il luogo dove si avrà il rapporto, le pratiche eseguite e quante persone parteciperanno. E’ un contratto vincolante e qualsiasi deviazione da quanto sottoscritto rappresenterà una vera e propria infrazione. 

Fattore sicurezza

Sicuramente, nel momento in cui si scopre un’applicazione di questo tipo, ci si chiede e ci si preoccupa dei fattori sicurezza e privacy. Gli sviluppatori si sono impegnati al massimo per tutelare i futuri utilizzatori di LegalFling. Infatti, la sicurezza dei contratti viene garantita tramite l’utilizzo al sistema blockchain che è lo stesso usato nel settore dei bitcoin e delle criptovalute. 

Ma come funziona la App?

Utilizzare LegalFling sarà semplicissimo.

Una volta installata l’applicazione ed aver fatto l’accesso, sarà sufficiente contattare la persona che stiamo per incontrare ed inviare una richiesta. Starà all’altra parte decidere se accettare o declinare il contratto (e, quindi, il rapporto).

Una volta ottenuto il consenso per la stipulazione del contratto, si potranno decidere i dettagli dello stesso: cosa fare, quali pratiche sono ammesse e quali no, se sarà possibile scattare foto e/o girare dei filmati e molto altro ancora

Stabiliti tutti i particolari, si genererà un vero e proprio contratto che non potrà più subire modifiche, ma potrà essere annullato.

Il contratto sarà riconosciuto nel Paese in cui mi trovo?

I contratti creati sono del tutto validi e legalmente vincolanti, ma quello che andrà chiarito e capito meglio, sarà proprio come i vari Paesi li riconosceranno. 

Cosa ne pensate di questa nuova applicazione?

Certamente nasce in un periodo storico particolare: l’uso massiccio degli smartphone e di internet ha permesso la diffusione di materiale hot con estrema facilità ed è incrementata la pratica del sexting per la quale moltissime coppie (e non solo) si scambiano foto e video intimi. Ma questa facilità di condivisione da una parte viene apprezzata da chi ne ricorre consapevolmente e consensualmente, dall’altra, è stata alla base di vicende spiacevoli e dolorose.

Non di rado, infatti, le foto ed i video che in un primo momento erano stati scambiati con il proprio partner per gioco, per stuzzicare la fantasia, sono fuoriusciti dalla sfera privata per dispetto o vendetta.

«Con LegalFling diffondere filmati intimi è una violazione del contratto e intraprendere un procedimento giudiziario è piuttosto semplice», recita il sito dell'app. 

L’annuncio dell’avvento di LegalFling ha suscitato diversi dissensi e tra questi è stata definita troppo riduttiva e fuorviante.

Sottoscrivendo il contratto che la app propone, sicuramente si potrebbe ridurre il rischio di accuse e denunce per atti sessuali non consenzienti (quindi, denunce di violenza), ma allo stesso tempo viene fatta passare un’immagine della sessualità altamente riduttiva.

Se con un semplice clic sarà possibile stabilire cosa si vuole fare e cosa no, si perde di vista l’intera sessualità umana, la reciprocità e la condivisione del rapporto, le emozioni che verranno provate. Condividere un atto sessuale con un’altra persona non vuol dire firmare un foglio e seguire la ricetta scrittavi sopra: è molto di più e il consenso non va dato una volta, all’inizio e basta. Il consenso è un qualcosa che si ripropone attimo dopo attimo, emozione dopo emozione, cogliendo e vivendo la complicità di ogni singolo momento.

Il sesso e la sessualità richiedono consapevolezza, conoscenza di sè e dell’altro, rispetto per sè e per il partner: sono tutti elementi importanti per vivere questa parte di noi, della nostra vita pienamente e serenamente. 

LegalFling non è la prima app che nasce con lo scopo di creare contratti tra due o più persone, ma si prefigge l’obiettivo di rendere il tutto il più veloce e semplice possibile (forse anche troppo?).

Lascio a voi le riflessioni riportandovi le parole di alcuni autori che hanno commentato l'App: "Più che affrontare il tema di come stabilire il consenso sessuale, lo scopo di queste app sembra essere quello di tutelare gli utenti da eventuali azioni legali. Le app di consenso promuovono una conversazione sbagliata e pericolosa, secondo cui il consenso una volta dato è irrevocabile. Inoltre, applicando il consenso a qualsiasi atto sessuale, una volta che hai acconsentito al “sesso” a livello generale qualcuno potrebbe obbligarti a fare qualcosa che non vuoi. Spingere quell'idea è più pericoloso di non parlare affatto del consenso." [cit. Melanie Ehrenkranz su Gizmodo e Jaclyn Friedman su Lifehacker ]. 

Un saluto affettuoso e al prossimo articolo! 

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale