Ci sono coppie, ad esempio, dove uno dei partner ottiene più consenso sociale, si sente maggiormente apprezzato e il suo coniuge può pian piano ritrovarsi a vivere un ruolo subalterno, trovando nella luce riflessa la sua dimensione.
Quando i rapporti d'amore nascono, raramente si trovano a vivere una situazione di squilibrio: le relazioni prendono piede perché i due partner si sentono importanti l’uno per l’altro e non percepiscono disparità. Lentamente, però, queste dinamiche possono incrinarsi e, pur di non perdere la magia dei primi momenti, ci sono sposi che accettano di vivere con una specie di subordinazione, accettando le richieste e le dinamiche imposte dalla vita con un coniuge predominante.
Questi squilibri di coppia possono ritrovare armonia dopo un momento di crescita e consapevolezza condivisa, in cui ci si rende conto dello sbilanciamento e delle mancanze che uno dei due sta vivendo.
Possono esserci anche momenti topici in grado di stimolare un cambiamento. Pensiamo, ad esempio, alla maternità, al mutamento della coppia per aprirsi a una terza presenza. In quei casi, si rinegozia l’equilibrio tra le parti poiché mutano tutte le caratteristiche che fino a quel momento si erano cristallizzate e può rendersi necessario comprendere in che modo sanare lo sbilanciamento.
Per arrivare a una nuova dinamica si rende, quindi, necessario un periodo di transizione - che può essere anche più difficile dello stesso sbilanciamento - affinché entrambi i partner riscoprano un nuovo modo di vivere insieme e imparino a comprendere le differenze reciproche senza mancarsi di rispetto. L’importante è che si comunichi la propria posizione, le proprie idee e ci si prepari al confronto in modo costruttivo, senza malesseri.
Trovare un nuovo equilibrio all'interno di un matrimonio o, comunque, di un rapporto d'amore, è possibile soltanto se si desidera davvero lavorare e impegnarsi per comprendere che la coppia necessita di tempo e assestamento per trovare una dinamica che permetta ad entrambi i coniugi di realizzarsi e sviluppare la propria vita anche individualmente.
Maria Luisa Lafiandra
Psicologa