Chiunque abbia subito la gelosia del proprio partner (uomo o donna che sia), sa che cosa significa sentirsi continuamente sotto pressione per l’eccessiva invadenza del coniuge nel voler tenere sotto controllo le relazioni esterne alla coppia che, per lavoro, amicizia o altri motivi, ci troviamo ad allacciare.
Quando la gelosia rientra in parametri rispettosi e ordinari, può anche essere tollerata o, addirittura, avere una valenza positiva, poiché dimostra un naturale interesse verso il nostro partner.
Per alcune donne, avere accanto un uomo geloso sembra, addirittura, quasi essere una necessità: abituate a ritenere la gelosia una dimostrazione di affetto, alcune sono persino molto brave a scatenare questo sentimento in persone che tendenzialmente non lo sarebbero affatto per natura. Donne insicure che necessitano di conferme continue, sono in grado di attuare delle vere e proprie linee strategiche pur di mantenere la gelosia del partner attenta e costante.
Ma tali atteggiamenti possono persino andare a discapito di terze persone che vengono coinvolte per gioco nel bisogno di conferme, con possibili grandi disagi e difficoltà per tutti coloro che interagiscono con la coppia stessa.
Nell’uomo, la gelosia si manifesta nel timore di perdere qualcuno per cui ha già maturato un interesse profondo, lasciando che la paura prenda il sopravvento ed influenzi irrazionalmente il proprio giudizio.
Analizzando il profilo della persona gelosa, si individua una carenza di autostima ed una mancanza di sicurezza di sé.
Tramite un percorso psicologico si può aiutare le persone gelose a sviluppare e costruire un'immagine di sé e una consapevolezza che valorizzino i propri punti di forza. Basandosi sulle capacità che lui/lei stesso si riconosce in altri ambiti come lavoro, sport, hobby, può rendersi conto di avere una presenza ed una importanza che non tentenna davanti a terze persone.
Purtroppo, il partner geloso può arrivare a minacciare la buona vita della relazione matrimoniale o, comunque, del rapporto d'amore, scatenando una vera e propria ossessione verso il coniuge.
Dobbiamo preoccuparci quando iniziamo a provare disagio per la presenza di questo sentimento e cominciamo a modificare il nostro comportamento chiudendoci a scrigno “per non far ingelosire” il nostro partner.
Ricordate sempre che la vita va vissuta appieno e intessere sane relazioni di amicizia, lavoro o semplice conoscenza con altre persone è fonte di ricchezza umana e, spesso, di ispirazione per la nostra realizzazione.
Non dobbiamo, quindi, permettere ad alcuna persona di minimizzare la nostra capacità di 'espansione'.
Se sappiamo di non fare nulla di male o con scopi che potrebbero danneggiare la coppia o il nostro matrimonio, abbiamo tutto il diritto di vivere e coltivare le nostre altre relazioni umane al di fuori del nostro rapporto d'amore che deve mantenere le priorità nelle nostre attenzioni ma non un'esclusività assoluta che ci chiuda verso l'esterno.
Maria Luisa Lafiandra
Psicologa
