Porno VR: novità, strumenti e tecnologie del sesso virtuale

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Ve lo avevo anticipato e, come promesso, eccomi qui a parlarvi di nuovo del Porno VR per darvi qualche informazione in più.
Approfondendo l’argomento (o la realtà, in questo caso molto adatto come termine), aggiornandomi di più (del resto è un mondo nuovo non solo per voi ma anche per noi sessuologi), ho avuto la conferma che, se questa innovazione prenderà il via e si diffonderà come i filmati porno 2D, saranno diverse le ripercussioni che avrà, non solo sul singolo, ma anche e soprattutto sulla coppia.


Ma prima di soffermarmi su questi aspetti, mi sembra opportuno darvi una panoramica più completa su cosa sia e di cosa possa essere capace il sesso virtuale

Come ormai ben sapete, il Porno VR è un nuovo modo di vivere la pornografia passando dall’essere spettatori di un filmato all’essere protagonisti dello stesso: una vera e propria esperienza immersiva.

Con gli strumenti giusti (tra cui un’ottima connessione) possiamo già immergerci in questa realtà, ma come funziona? 

Tanto per cominciare, sappiate che molti tra i film porno che attualmente sono visibili sulle diverse piattaforme possono diventare dei porno VR. Come?

Esistono diversi software in grado di creare, a partire da materiale in 2D, uno pseudo 3D che, anche se non al top, offre un buon filmato in grado di farvi vivere una vera esperienza tridimensionale. Ovviamente, nulla di paragonabile con quella immersiva che solo il VR sa regalare, ma potrebbe essere un buon inizio.

Ma come si arriva al prodotto finale? Come si ottiene un Porno a 360°

Sicuramente, realizzare film a 180° o 360° è ben diverso dal girare video 2D per molteplici aspetti: vediamoli insieme. 

Per prima cosa l’attrezzatura: telecamere, luci, lenti, non sono mai abbastanza! Ne servono moltissime per riuscire a riprendere quante prospettive possibili al fine di poter garantire la visione a tutto tondo. L’attrice o l’attore (anche se al momento i film realizzati sono destinati principalmente ad un pubblico maschile) sono, infatti, circondati da questi occhi tecnologici, pronti a riprendere ogni minimo dettaglio e istante

Visto che li ho nominati direi di continuare a occuparci di loro, i protagonisti (ma non gli unici) del film che si sta realizzando: gli attori.

Nel campo del virtuale il loro "lavoro" subisce dei cambiamenti; è come se dovessero recitare in un modo nuovo e diverso. Perchè?

Facendo riferimento ai film che sono ora disponibili e che vedono coinvolti un uomo ed una donna, tutte le scene devono essere girate in modo che chi vedrà il film si cali nei panni dell’uomo e si senta protagonista. Per raggiungere questo obiettivo l’attore porno passa in secondo piano, cosa vuol dire? Tanto per cominciare non viene ripreso in primo piano, non sapremo mai che viso abbia: vedremo il film dalla sua prospettiva, ovvero, si vedranno parte del suo corpo (ad esempio le gambe se è seduto su un divano) e l’attrice hard. Una telecamera, infatti, è posizionata proprio sulla sua testa ed è quella sulla quale dovrà concentrarsi la donna durante tutte le riprese.

Se l’uomo attore, quindi, diventa più passivo, la donna al contrario ha il controllo della situazione: è lei che mette in atto e arricchisce la trama del film (spogliarelli, fellatio, …), scandendo momenti e tempi.

La cosa più difficile si potrebbe ritrovare nel dover "recitare" ricordandosi sempre di non guardare negli occhi il porno attore che si ha davanti, ma la telecamera, sempre e solo la telecamera. E' proprio così che, una volta indossati gli occhiali per la realtà virtuale, lo spettatore potrà sentirsi coinvolto, come se l’attrice fosse proprio li davanti a lui, godendo a pieno della prospettiva in prima persona che è alla base dell’esperienza virtuale. 

Altro aspetto importante riguarda il montaggio del film: ottimizzare e rendere fluidi tutti i fotogrammi è più difficile e richiede grande competenza. Questo proprio per la natura tridimensionale del materiale stesso: basta che un piccolo errore porti a tagliare il video una frazione di secondo prima del dovuto, per far percepire a chi guarda che qualcosa non va. 

Chi ha avuto la possibilità di immergersi in un porno VR, è rimasto veramente soddisfatto e, parlando della propria esperienza, fornisce anche qualche dato interessante.

A quanto dicono questi "fortunati" sperimentatori, i nuovi video hard hanno una durata media inferiore a quelli diffusi in 2D: non più filmati lunghi anche diverse ore, ma video della durata di circa 5 minuti, i quali, essendo molto coinvolgenti, non farebbero sentire la nostalgia dei classici 2D. Questo aspetto è dovuto anche al fatto che un filmato 3D ha un peso in MegaBytes estremamente più alto rispetto ai canonici filmati ma, sicuramente, in futuro avremo la possibilità di filmati sempre più ricchi, ritrovandosi coinvolti in veri e propri copioni.

Altro aspetto importante riguarda la trama degli stessi, la quale al momento si basa su poche scene che rendono i video molto simili tra loro: è la donna che fa uno spogliarello, che cerca di sedurre ed eccitare l’uomo e che, in poche parole, detiene le redini del gioco. Oltre a questo, bisogna ricordare che i filmati realizzati non sono destinati a tutte le tipologie di utenti: fantasie omosessuali, lesbiche o anche femminili per ora non trovano spazio in questa realtà virtuale, la quale è destinata a soli uomini etero ma non ci sono dubbi sul fatto che il porno VR sia agli esordi e che, se prenderà piede, si svilupperà in molteplici direzioni, andando a soddisfare ogni fantasia. Attualmente, già sta coinvolgendo ed interessando molti, anche se, allo stesso tempo, sta suscitando polemiche e contrasti.

Nel precedente articolo ("Quando la sessualità virtuale supera quella reale"), avevo citato alcuni visori per la realtà virtuale con i quali avreste potuto vivere questa esperienza ma, purtroppo, vi devo dire che non tutte le case produttrici sono favorevoli all’uso dei propri terminali a simili fini: per ora non viene negato l’uso degli stessi per vedere porno VR, ma è in discussione la possibilità di scaricare dallo store applicazioni legate al mondo della pornografia virtuale.

E’ tutto in fase di pieno sviluppo anche se, prima che questo mondo possa prendere effettivamente piede e che gli utenti lo inizino a privilegiare al porno 2D, dovrà passare ancora del tempo: i visori sono appena sbarcati nel mercato di massa e non tutti hanno terminali o smartphone in grado di supportare tali video o vorrebbero provare ad immergersi in questa realtà e questo lo rende un servizio di nicchia e costoso (si parte dai 500 €).

Due ultime cose che offrono spunti di riflessione di cui presto vi parlerò:

  • la prima, è che sono già in commercio dei giochi, anche social, che permettono di vivere la sessualità virtuale: non solo autoerotismo vissuto in prima persona, ma anche la possibilità di realizzare degli avatar seguendo i propri gusti e di farli interagire con quelli creati da altri utenti. Una sorta di Second Life sessuale, dove la trama viene creata dagli utenti stessi che ne traggono ispirazione per il proprio autoerotismo;

  • la seconda, è la possibilità che il porno virtuale venga accompagnata dai device per la produzione di feedback tattili, i quali si stanno sviluppando e diffondendo sempre più per rendere l’esperienza ancora più immersiva e realistica (dildo e dispositivi di masturbazione che permetteranno agli utenti non solo di vedere, ma anche di sentire) così da coinvolgere tutti e 5 i sensi.

Spero di essere riuscita a darvi una visione più completa e dettagliata di cosa sia questo Porno VR così da poter affrontare presto alcune tematiche di coppia ad esso legate (magari qualche domanda o riflessione la state già facendo anche voi!). 

A questo punto non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo articolo! 

Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale