Le fantasie sessuali sono un carburante molto importante per la sessualità di ognuno di noi: che siano un pensiero, un’immagine, l’idea di una situazione o di un agito particolare, vanno ad alimentare in noi eccitazione e desiderio.
Si potrebbe quasi dire che non ci sia un limite alle fantasie, che dipendano unicamente da noi e che possano certamente evolvere e modificarsi nel corso del tempo, della nostra vita.
Ci sono fantasie comuni e meno comuni, ma alcune si discostano molto da quelle che “solitamente” ci si confida o che normalmente ci si aspetta vengano condivise.
Ecco così emergere un concetto molto importante: la normalità.
Definire cosa sia normale e cosa non lo sia, è veramente difficile: la norma rimanda, infatti, a contesti quali la statistica, la giurisprudenza e la biologia. Ma nella vita di tutti i giorni l’uso di termini quali normale ed anormale, non fa altro che basarsi su stereotipi e pregiudizi.
In tutto ciò la società riveste un ruolo molto importante: è infatti solo ciò che essa reputa e definisce normale, ad essere accettato, condiviso e reputato appunto normale.
Ma la società cambia, si evolve, si modifica, e tutto ciò che un tempo era accettato, poi non lo è più, o viceversa.
Basta pensare a come Freud parlava di perversioni e a come le definiva: “quelle attività sessuali finalizzate alle regioni del corpo non genitali”.
Capiamo bene che se oggi prendessimo come vere queste parole, l’intera popolazione mondiale compirebbe atti sessualmente perversi ogni giorni, rischiando di essere considerata patologica.
Ecco quindi che le fantasie sessuali possono rivelarsi un pò “particolari” e, come si evince dal DSM-5, possono essere parafiliche, ma lo diventano pienamente solo se agite. In questi casi si parla di Parafilia.
Cosa sono le parafilie?
“Il termine parafilia indica qualsiasi intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse sessuale per la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti.”
Le Parafilie, queste intense fantasie, desideri, che si discostano dalla “norma”, sono molteplici: alcune riguardano l’attività sessuale che viene svolta, altre oggetti che vengono coinvolti nella sessualità agita.
Può capitare che una persona manifesti due o più parafilie allo stesso tempo: a volte queste sono strettamente correlate tra loro (ad esempio il feticismo per i piedi e quello per le scarpe), altre volte la connessione tra le due non è così evidente e solo il dialogo con la persona potrà far emergere il legame tra le due.
Quando si parla di Parafilie, è molto facile cadere nella trappola della patologizzazione, sostenendo che chi abbia fantasie e atti parafilici presenti un disturbo chiaro e diagnosticabile.
E’ importante chiarire che non è assolutamente così.
“Il disturbo parafilico”, infatti, “è una parafilia che, nel momento presente, causa disagio o compromissione nell’individuo o una parafilia la cui soddisfazione ha arrecato, o rischiato di arrecare, danno a se stessi o agli altri. Una parafilia è una condizione necessaria, ma non sufficiente per avere un disturbo parafilico; una parafilia, di per sé, non giustifica o richiede necessariamente l’intervento clinico.” (DSM-5)
Una Parafilia, quindi, diviene un Disturbo Parafilico solo nel momento in cui va a ledere e minare la vita dell’individuo.
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, include al suo interno i Disturbi Parafilici che, proprio per le loro caratteristiche e peculiarità, si delineano come reati.
Disturbo Voyeuristico (spiare altre persone nella loro intimità), Esibizionistico (esibire i genitali a perfetti sconosciuti), Frotteuristico (toccare o strofinarsi contro un individuo non consenziente), Masochismo sessuale (farsi infliggere umiliazioni, bondage o sofferenze), Sadismo sessuale (infliggere umiliazioni, bondage o sofferenze), Pedofilico (interesse sessuale per i bambini), Feticistico (usare oggetti inanimati o focalizzarsi in modo altamente selettivo su parti del corpo non genitali) e il Travestitismo (eccitarsi sessualmente attraverso il cross-dressing), sono tutti i Disturbi presenti nel Manuale, ma non rispecchiano l’intero panorama delle Parafilie attualmente conosciute e descritte.
Le Parafilie, inoltre, possono essere presenti accanto a fantasie sessuali non definite insolite e non per tutti sono necessarie per raggiungere l’eccitazione ed il culmine del piacere.
I parafilici esclusivi, invece, fantasie o stimoli parafilici sono indispensabili per vivere in maniera funzionale e piena la sessualità.
Molte persone che si rivolgono ad uno specialista per aprirsi su tale tematica, lo fanno spinti dalla voglia e dal desiderio di salvare una relazione che rischia di terminare. Spesso, infatti, i partner di soggetti che vivono fantasie parafiliche, si ritrovano a tentare di assecondare il partner, o a non condividere affatto tali immaginari ed agiti. Ecco dunque che l’integrità e la forza del rapporto può venire meno.
E’ proprio nel momento in cui la relazione entra in crisi, che la richiesta di aiuto si fa forte e viene agita. Tutto ciò è ancora più vero nel momento in cui le parafilie si delineano come reati.
Il mondo delle Parafilie, quindi, si presenta complesso, articolato, in cui il giudizio sociale fa sentire il suo peso. Nel momento in cui qualcosa ci fa sentire a disagio, influenza negativamente la nostra vita di tutti i giorni, è senza dubbio importante intervenire, accogliendo la richiesta di aiuto senza pregiudizi, schemi mentali rigidi, ma lasciando la mente aperta ed essendo pronti al dialogo e al confronto.
Ilaria Lelli
Psicosessuologa e Consulente sessuale