La pelle può essere studiata analizzando numerosi parametri, sia microscopici che macroscopici: i primi sono rilevabili soltanto da strumenti elettronici, i secondi anche ad occhio nudo, o al massimo con l'ausilio di una lente di ingrandimento.
Dall'analisi di questi caratteri viene fuori un dato univoco: il biotipo cutaneo. Si tratta della fotografia esatta della pelle in quel determinato momento. Sono stati usati, non a caso, i termini ‘fotografia’ e ‘determinato momento’.Perchè?
In primo luogo, perché il cosmetico acquistato di lì a poco determinerà un cambiamento dei parametri rilevati dal checkup come ‘critici’.
In secondo luogo, perché la nostra cute cambia continuamente, anche indipendentemente dall'uso di cosmetici. Ciò è dovuto a svariati motivi: l’avanzare dell' età, il cambiamento di abitudini e stili di vita, l'alternarsi delle stagioni, l’uso di farmaci, le aggressioni chimico-fisiche (sole, freddo, inquinamento, detergenti etc.) e così via.
La speranza è ovviamente quella che il cosmetico prescelto risolva le criticità osservate al momento dell'analisi. E' evidente che questi miglioramenti vadano monitorati nel tempo.
Per questo motivo il check up cutaneo non deve essere un evento straordinario bensì una routine, con cadenza variabile da persona a persona.
Attualmente sono disponibili sul mercato apparecchiature elettroniche per la misura di alcuni parametri fondamentali della nostra cute, apparecchiature che troviamo disponibili non solo dal dermatologo ma anche nei migliori farmacie e centri estetici. Se la vostra pelle è in una condizione ottimale, i valori di tali parametri devono ricadere all’interno di un preciso intervallo.
Se uno o più valori ricadono al di fuori dei corrispondenti intervalli, si deve agire di conseguenza, scegliendo il cosmetico più adatto e modificando alcuni comportamenti che hanno presumibilmente contribuito allo scostamento.
Andiamo ora un po’ più a fondo nella questione, analizzando i più importanti parametri rilevati da queste apparecchiature. Questa breve lettura servirà per avere un'idea di cos'è un checkup cutaneo e di quale sia la sua importanza.
Primo parametro: IDRATAZIONE CUTANEA
La pelle deve avere la giusta densità acquosa: non si devono presentare nè fenomeni di iperidratazione (piuttosto rari), che possono dare luogo a fenomeni macerativi, nè stati di ipoidratazione (molto più frequenti). Questi ultimi sono l'obiettivo dichiarato della maggior parte dei cosmetici in commercio. Una buona idratazione è importante sia per le pelli normali sia e soprattutto per le pelli sensibili, le quali hanno maggiore facilità nel perdere l’acqua di idratazione, a causa della debole barriera che si oppone alla sua evaporazione. I benefici nell'avere questo parametro allo stato ottimale sono sia di ordine estetico (aspetto più turgido e liscio) sia fisiologici: aumentare il contenuto idrico della pelle significa abbassare la probabilità che si verifichino processi irritativi, migliorarne l'elasticità ed in generale tutti i processi metabolici.
Secondo parametro: ELASTICITA'
La pelle, almeno quando si trova in perfette condizioni, si comporta come un corpo viscoso -elastico. Reagisce cioè ad una pressione o ad una trazione con il ripristino, in breve tempo, delle condizioni iniziali. Questa, sommariamente, è l'elasticità cutanea. Essa cambia non solo con l'età, ma anche con i fenomeni ambientali. L'esposizione non protetta al sole, per esempio, ne determina notevoli peggioramenti, soprattutto in pelli non più giovani, che fanno difficoltà a ricreare le strutture deputate all'elasticità (elementi del tessuto connettivo come l' «elastina») danneggiate dai raggi del sole. Agire sull’elasticità cutanea mediante i cosmetici non è facile. Ci sono comunque prodotti ben formulati, che favoriscono la formazione di nuove fibre elastiche in grado di restituire proprietà meccaniche alla pelle che ne sia diventata carente.
Terzo parametro: SEBO
Consiste in una miscela di lipidi prodotti dalle ghiandole sebacee, difficili da individuare nella loro esatta proporzione poiché, una volta rilasciati, si mescolano con i detriti cellulari (già presenti sulla pelle e sui capelli) e con altri fluidi, quali ad esempio il sudore. Se l'analisi della pelle dovesse dare un risultato non ottimale, la risoluzione del problema richiederebbe una perizia maggiore rispetto a quanto richiesto per gli altri parametri. Ciò poiché la composizione del sebo è influenzata da numerosi fattori, quali: l’alimentazione, gli ormoni, i farmaci, etc. Così come per l'acqua di idratazione, anche il valore ottimale di sebo deve essere ben calibrato, poiché sia un eccesso che un difetto creano problemi. Il sebo nella giusta composizione serve infatti a formare il film idro-lipidico che protegge la cute da aggressioni chimico ambientali: detergenti e cosmetici, sole, inquinamento, microrganismi, etc. Una ipoproduzione sebacea espone quindi la pelle ad attacchi esterni di varia natura, mentre una iperproduzione sebacea (cute seborroica: ghiandole che producono un eccesso di sebo) determina una cute grassa, lucida e di aspetto sgradevole, oltre che fenomeni fastidiosi e parimenti antiestetici come acne ed irritazioni.
Quarto parametro: pH
Mantenere il pH della pelle al suo livello naturale (leggermente acido) è fondamentale. L'acidità che contraddistingue l'epidermide è funzionale a diverse proprietà indispensabili: mantiene la durezza della cheratina, principale costituente dello strato corneo dell'epidermide, delle unghie e dei capelli; inibisce la crescita di funghi e batteri patogeni, poco tolleranti agli ambienti acidi; contrasta i processi di ossidazione cutanei, che sono alla base dell'invecchiamento.
Altri parametri: INDICE DI MELANINA, FOTOTIPO…
Per capire il significato di questi parametri basta rileggere velocemente il precedente articolo sui “Consigli bellezza sposa”, quando parlammo dell’importanza dei cosmetici solari in caso di prolungata esposizione al sole.
A questo punto sapete a cosa andate incontro. I test sono assolutamente indolori. Spesso sono erogati dalle farmacie a titolo gratuito, essendo strumenti di fidelizzazione del cliente. E allora, perché non approfittarne?
Un caro saluto
Gianfilippo Bordi
Farmacista, ipharm.it