Il Pouf: un'icona d'arredo dal design tutto italiano

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Cari Amici lettori, sposini e non, oggi l'articolo è dedicato ad un complemento d'arredo che tutti conosciamo: il Pouf. "Sgabello basso e per lo più cilindrico, interamente costituito da un cuscino consistente", il vocabolario lo descrive così.


Sapevate che "pouf" fu anche un'acconciatura? Nel XVIII secolo, (alcune fonti citano il 1774 come data precisa), niente meno che Maria Antonietta sfoggiò questa particolare e scenografica acconciatura, dando il via ad una vera e propria moda. L'ideatore fu Leonard Autié parrucchiere personale di Maria Antonietta. 

In effetti, la strana acconciatura ha qualcosa che richiama il complemento d'arredo: alto il doppio della testa, composta da un leggero telaio metallico e cuscini imbottiti, sul quale venivano tesi i capelli, si ornava poi il tutto con garze, capelli posticci, piume di struzzo, nastri, pietre preziose, e tutto ciò che poteva rendere unica l'acconciatura.

Il pouf di Maria Antonietta aveva indubbiamente solo una funzione estetica, mentre quello che conosciamo oggi e di cui parliamo in questo articolo nasce più per "funzionalità" che per mero vezzo estetico.

Poggiapiedi e gambe in primis, già dagli anni '30 se ne trovavano di tantissimi modelli che erano già complementi d'arredo immancabili nei soggiorni. Sí, perché la stanza designata ad essi era il soggiorno, con qualche eccezione per la camera da letto, se spaziosa, con funzione più estetica che pratica, al massimo si utilizzavano al posto del servomuto ma non con lo stesso risultato.

Sul web c'è chi attribuisce gli anni '70 come "gli anni del pouf", per il culto della poltrona Sacco, ideata da Gatti, Paolini e Teodoro, realizzata da Zanotta nel 1968, e resa celebre da Paolo Villaggio interpretando Fracchia nel famosi film. La scena mitica nella quale Fracchia appunto, non riusciva a sedersi sulla poltrona Sacco ha reso questa una vera icona del periodo.

Il pouf é differente per forma e concezione primaria a Mio parere, inoltre il mito della poltrona Sacco é per me "inviolabile", ma mi rendo conto che spesso pouf e poltrona morbida e versatile si "confondono", basti vedere i modelli sul web, Vi cito X-pouf e tutti i modelli creati da Alessandro Comerlati, campione italiano di windsurf e depositario nel 2011 del brevetto Expandpouf.

I Suoi capolavori sono pouf, poltrone/sacco che possono prendere più forme, versatili, dalla forma essenziale, minimale, semplice, i colori sono sgargianti, i tessuti elastici e resistenti, proprio come i tessuti sportivi ben conosciuti da Alessandro Comerlati. L'intento del marchio Made in Italy é dar vita ad oggetti dal grande comfort e dal design eccentrico.

Ogni decennio ha avuto i suoi modelli di pouf, come potete vederne un piccolo assaggio in una delle immagini che Vi propongo nella gallery. Non è mai passato di moda, magari non è stato sempre un arredo di spicco, ma costantemente presente e mai uscito di produzione, in veste contemporanea e dalle forme sempre diverse: Trasformato ma sempre autentico. Come la Musica, lo stile cambia, ma è sempre presente! 

Oggi, i pouf non sono solo semplici poggiapiedi o complementi estetici ma, anzi, le caratteristice principali sono l'utilità e la versatilità: il pouf non é solo pouf, ma diventa un letto, un contenitore usato come comodino, una poltrona, un divanetto o, addirittura, un tavolino.

La sua conformità e questi trasformismi gli conferiscono per eccellenza il titolo di "Salvaspazio". Ci permette di risolvere tanti problemi di spazio ed è collocabile in tutte le stanze senza rischiare l'effetto kitch.

Negli ultimi anni non sorprende trovarli anche negli uffici privati e pubblici, nei bar e locali, presso conferenze e workshop, ecc. 

La proposta stilistica é immensa, le dimensioni anche. Alcuni modelli sono completamente sfoderabili e lavabili. Quelli componibili danno forma a librerie, divani, separé.

Citare tutti i marchi produttori é praticamente impossibile, ma vorrei farVi conoscere Spouf, un'azienda che produce principalmente questo articolo, in tutte le sue declinazioni. Le collezioni Spouf esprimono idee forti e posseggono una personalità speciale che esprimono con le forme ed i materiali.

Rigidi, morbidi, di design, componibili, c'è da rifarsi gli occhi, e tutti trasmettono allegria e leggerezza: date un'occhiata al sito spouf.it.

Personalmente, ormai lo sapete, mi piace presentarVi anche gli arredi che utilizzo nelle Mie progettazioni d'interni ed i pouf non potevano mancare. Capita spesso di dover arredare piccoli spazi, con vincoli che impediscono la ridistribuzione delle stanze o la demolizione di pareti e tramezzi. E' proprio in questi casi che si rivelano "un jolly"!

Le diverse interpretazioni, poi, ne consentono la realizzazione di modelli fai da te anche per i meno inclini al bricolage. Sul web si trovano anche tanti spunti per trasformare gli oggetti più disparati in fantastici pouf. Particolarmente in voga sul web la trasformazione di vecchi copertoni in pouf ricoperti da giri di corda. E, naturalmente, tutorial sulla realizzazione di poltrone e pouf in stile "Sacco". 

Non mancano, ovviamente, i pouf più eccentrici, come quelli dalle forme di pasticcini di Diego Gugliermetto (g-Experience.it), "Art Design e realizzazione di oggetti emozionali con funzione di seduta". 

Gufram (gufram.it), altro made in Italy e Pop Art Design è altrettanto un marchio da segnalare.

Stupendi i pouf in sughero, riciclato e non Green Corks Collection, li trovate su ecoliving.it insieme a tantissimi altri. Le immagini create per Voi sono davvero solo un piccolo assaggio di ciò che il mercato offre.

In conclusione, il Pouf é una icona del design italiano ed internazionale da sempre ed una sfida per i designer.

Voi cosa ne pensate? Non ci resta che "pouffare" aspettando la prossima settimana! ;)

Un Abbraccio.

Eleonora Tredici
Interior Designer e Visual Merchandiser