Innanzitutto, voglio subito svelarvi che l'incipit dal quale ha avuto origine e sul quale trova fonte di continua ispirazione questa tipologia di make-up è il desiderio di creare uno stile sensuale e delicato capace di donare luce e bellezza alle donne di qualsiasi età.
Da una parte, muove i suoi passi dall'esigenza di liberare la femminilità, bagaglio imprescindibile di ogni donna, donandole un'identità netta, immediata e riconoscibile e, dall'altra, è fortemente legato alla necessità di garantire all'espressione della bellezza radici forti con un saldo ancoraggio alla tradizione.
Non meno importante, inoltre, l'idea di rielaborare, in un unico abbraccio, il fascino delle antiche liturgie orientali con i ritmi, le esigenze, il gusto e l'effetto pittorico tipici del Made in Italy.
Forse farà parte anche di un orientamento intimo, ma spesso, tra sfilate, servizi fotografici, viaggi e frequentazioni, ho avuto modo di appurare come il trucco delle donne e delle spose arabe sia tremendamente evocativo, riuscendo a colpire nell'immediato l'attenzione di chi, ignaro, fà da spettatore.
E' un make-up che narra di luoghi lontani, dal respiro vasto, una pittura sofisticata basata sulla tridimensionalità di volti differenti e sull'efficacia di nascondere difetti ed esaltare pregi dopo un attento studio della fisionomia.
Ed il tutto sempre in equilibrio, tenendo in considerazione l'acconciatura, l'abito, la personalità e il tipo di evento.
In poche parole, esalta un sapore di favola e poesia senza, per questo, rinunciare ad incisività ed efficacia.
Tutte sappiamo bene come, fin dall'antichità, le abitudini dei paesi del levante vogliano le fanciulle ammantate di mistero. Ricoperte da un burqa che le veste da capo a piedi, lasciando in evidenza solamente gli occhi.
Ed è proprio sullo sguardo che si concentra il ViviStyle, rendendolo saturo di significato, a partire dalle linee che, pur rispettando le regole della fisionomia, rispolverano la memoria alle sacre divinità egizie. La dea Gatta, ad esempio, oppure le gazzelle o le antilopi, tipiche dell'habitat asiatico e africano.
Si tratta, in origine, di un makeup estremamente pesante in cui l'effetto porcellanato della base viene raggiunto attraverso l'uso di fondotinta particolarmente coprenti dai toni caldi e luminosi.
La reinterpretazione necessita, tuttavia, di un'abilità a saper riconoscere i punti di forza, esaltandoli e riportando, in maniera delicata, sul volto della sposa, un stile arabeggiante: occhi allungati con ombretto sfumatissimo fino a perdersi nell'incarnato, zone di luce piuttosto delicate e senza stratificazioni favoreggiando l'effetto Matt, ciglia foltissime ma senza grumi di mascara, il perimetro oculare intensificato con del prugna, marrone o nero che evocano gli occhi dallo sguardo penetrante di un'araba.
E ancora: incarnato perfetto senza inestetismi ma dall'effetto naturale utilizzando i fondi più preziosi, gote appena vivaci e osso zigomatico ombreggiato ed un contouring da sposa che permette di non far mancare nulla affinché il make-up risulti fotografico, videogenico e molto resistente.
Un unico consiglio desidero, tuttavia, lasciare a tutte coloro che stanno pensando al trucco migliore da sfoggiare al proprio matrimonio: lo studio della fisionomia e le tecniche di correzione sono sempre assolutamente indispensabili per conseguire un ottimo risultato anche nel caso decidiate di ispirarvi al ViviStyle ora presentato.
Che ne pensate? Rimango a vostra disposizione, nei commenti, per qualsiasi info o approfondimento!
Viviana Ramassotto
Makeup Artist, Vivi Make Up Academy