L'Ametista è più famosa varietà di quarzo ed è caratterizzata da un bellissimo colore viola intenso e da forme spettacolari. Il suo nome deriva da un vocabolo greco che significa "non intossicante". Per questo motivo, nell'antichità, si credeva proteggesse dall'ubriachezza.
Veniva chiamata anche "pietra dell'umiltà" per la sua capacità di placare l'orgoglio e tradurlo in riflessione e introspezione. Si ritiene in grado di ridurre la collera ed ha effetti benefici sullo stress da lavoro.
Può essere anche un ottimo regalo di una donna ad un uomo (un bellissimo fermacarte, per esempio). Gli rivelerà un pò della vostra ammirazione per il suo senso di equilibrio e giustizia. Posta sopra ad altre pietre, si dice, addirittura, che riesca a purificarle.
I sostenitori della "cristalloterapia" affermano che i cristalli e le pietre preziose, per lo più in virtù del loro colore, forma e consistenza, possiedano proprietà che facilitano la guarigione grazie al fluire di una non ben definita 'energia spirituale'. Recentemente è stata utilizzata l’espressione 'energia vibrazionale' per circoscrivere meglio l'idea che vedrebbe le vibrazioni dei cristalli entrare in contatto con l’energia del nostro corpo.
La cristalloterapia, infatti, basa i sui principi sull'idea che cristalli, minerali e pietre preziose riescano ad entrare in contatto con gli esseri viventi. Il concetto di base suggerisce che le pietre dovrebbero veicolare energia positiva per curare o prevenire disagi fisici e/o emotivi.
La pietra giusta dovrebbe, quindi, essere scelta in base al proprio carattere, alla personalità, al colore ed anche alle situazioni contingenti.
Approfondiremo i vari abbinamenti nei prossimi articoli. Oggi, ci soffermiamo sull'Ametista, gemma di nascita del mese di febbraio, pietra preziosa intorno alla quale sono fioriti miti, leggende e tradizioni.
Grazie alle sue tonalità senza tempo è una delle gemme più amate e ricercate già da migliaia di anni. E’ il simbolo della modestia e della prima iniziazione.
La tradizione dei matrimoni celebrati in India vuole che cristalli di ametista vengano regalati alle spose, proprio nel giorno delle nozze, quale pegno di fedeltà, umiltà e morigeratezza.
La leggenda, inoltre, vuole che l’ametista prenda il nome dalla ninfa Amethos di cui si innamorò Bacco. Da questo deriva la credenza che l’ametista possa essere un buon rimedio contro le ubriacature e che basti mettere una pietra nel vino per non ubriacarsi. Si da il caso che molte coppe, nel medioevo, fossero fatte proprio di ametista!
Era infine utilizzata come protezione dalle azioni di streghe e maghi e si diceva che perdesse il proprio colore in caso di azioni malvagie rivolte contro il suo possessore. Favoriva il potere spirituale o psichico della mente.
Il viola nasce dall’incrocio fra il rosso della passione e il blu del distacco, connubio che simboleggia proprio l'equilibrio contro gli eccessi e contro le ebrezze del corpo e dello spirito.
Se volete avere accanto a voi una particolare pietra nel giorno del vostro matrimonio, vi consigliamo di indossarla incastonata in un paio di pendenti (magari impreziosita da candidi e scintillanti brillantini), in un girocollo o in un bracciale o anche di portarla nella borsa. Non è importante dove ma che la sua vicinanza riesca a trasmetterne i benefici effetti!
Che ne pensate di portare il potere dei cristalli alle vostre nozze? ;)
Isabella Dall'Aglio
Jewelry Designer