In realtà si tratta di uno zucchero con una struttura formata dal susseguirsi di una piccola unità fondamentale, ripetuta numerosissime volte. Uno zucchero estremamente complesso, niente a che vedere con il comune zucchero alimentare.
L'acido jaluronico è già di per sé molto presente nella cute e l'utilizzo di cosmetici che lo contengono ha come obiettivo la restituzione delle quantità che la pelle tende a perdere, soprattutto con l'avanzare dell'età. La presenza di acido jaluronico è consistente negli strati vitali della pelle, quelli più profondi, mentre risulta praticamente assente nello strato corneo, ossia la parte della pelle che vediamo e tocchiamo.
Questo zucchero complesso svolge molte attività nella pelle, da quella di stimolazione della rigenerazione delle cellule a quella, oggetto di pubblicità, di idratazione.
Questa molecola, riuscendo ad attrarre presso di sé notevoli quantità d'acqua ed altresì a disporsi negli esigui spazi che si trovano tra una cellula e l'altra della pelle, permette a tutto il tessuto di rimanere morbido, uniforme e flessibile, il che, da un punto di vista visivo, si traduce in morbidezza e luminosità.
Fin qui nulla di nuovo, direte voi. L'acido jaluronico è talmente pubblicizzato che queste cose erano già probabilmente di vostra conoscenza.
Ma la pubblicità comunica le caratteristiche positive di un prodotto, tenendosi bene alla larga da avvertenze e controindicazioni.
In questo articolo ve ne voglio fornire una: l'acido jaluronico va applicato sulla pelle in piccole quantità, che vanno peraltro fatte assorbire completamente con un massaggio duraturo.
Se queste precauzioni non venissero prese e contemporaneamente la pelle trattata fosse esposta ad un clima privo di umidità (calore intenso o freddo molto secco), si innescherebbe questo processo dannoso per la pelle:
- l'acido jaluronico, molto avido di acqua, se non assorbito si stratificherebbe sulla pelle e non dentro la pelle;
- inizierebbe ad attrarre 'acqua';
- l'ambiente, sotto forma di umidità, non riuscirebbe a fornirgliela, se non in piccole quantità;
- di conseguenza, l'acido jaluronico inizierrebbe ad attirare la poca acqua dello strato corneo, quello che paradossalmente si voleva idratare con l'acido jaluronico;
- lo strato corneo, ulteriormente disidratato, richiamerebbe acqua (con un processo definito osmosi) dagli strati profondi della pelle;
- il risultato sarebbe una complessiva privazione di acqua da parte di tutta la pelle, che diventerebbe più rigida e fragile.
Quindi ricordate: i cosmetici con acido jaluronico devono essere applicati con un massaggio molto accurato e vanno evitati in presenza di clima secco, sia estivo che invernale.
Un caro saluto.
Gianfilippo Bordi
Farmacista, ipharm.it