Le nuove spose cedono al gusto neoromantico e vintage, diventando protagoniste di un sogno “en blanc” e nero: gli anni Settanta tornano di moda portando il gusto neo-retró a riscoprire la femminilità della manica larga su leggiadri abiti che abbandonano il rigido corpetto, per tornare ad avvolgere la silhouette come un soffice abbraccio. La vita viene accentuata grazie a fasce di seta o delicati cinturini impreziositi con brillanti o ricami soavi.
Il must have del fiocco passa dal prêt-à-poter alla sposa, adornando le gonne degli abiti maestosi. Non più piccoli fiocchi, ma grandi nodi (d’amore) che diventano abito. “Fiocconi” che non sono dettagli, ma un unico e vero focus che rendono unico l’abito.
La scollatura cambia il suo posto, lascia la schiena, si inverte e torna frontale. Più o meno profonda, esalta le spalle e la sensualità femminile.
Come da sempre, il pizzo resta di moda nelle bridal collection, celebrando la sua storia. Bianco, come la purezza, accompagnato da seta o trasparenze che rendono raffinata la sposa, il pizzo nasce nel Cinquecento e racconta una storia di tradizioni e di abiti da sposa. Dapprima fatto a mano, secondo la tradizione del merletto a tombolo, dal 1840 inizia la produzione di pizzo a macchina, ma ciò non toglie il fascino che emana un abito ricamato con il pizzo.
Dal sogno evocativo a un’allure magica e fiabesca, la cappa, morbida e femminile, si sovrappone all’abito bianco. La mantellina da togliere al ricevimento gioca sui ruoli delle favole: da Biancaneve a Cappuccetto Rosso, l’effetto favola è assicurato.
Sognanti, nostalgiche e romantiche sono le spose del nuovo anno. Un anno pieno di emozioni e di amore.
Martina D'Ammassa
Fashion Blogger Maamood.com
